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I nostri temi ricorrenti

  • People management (gestione per obiettivi, valutazione, feedback, delega, sviluppo, motivazione, selezione, sistemi premianti) 
  • Leadership 
  • Project management 
  • Time management 
  • Problem solving &decision taking 
  • Teamuilding & teamwork 
  • Integrazione interfunzionale 
  • Diversity management 
  • Comunicazione efficace 
  • Public speaking 
  • Gestione delle riunioni 
  • Formazione ai formatori 
  • Assertività e versatilità 
  • Negoziazione Innovazione e cambiamento 
  • Resilienza 
  • La relazione con il cliente 
  • Mistery shopping 
  • Gestione dei reclami

Se hai interesse a ricevere un programma dettagliato su uno di questi temi inviaci un messaggio, con quelle che sono le esigenze specifiche e le peculiarità della tua azienda. Riceverai una prima proposta tecnica che, se di tuo interesse, verrà via via dettagliata per trasformare il tema in progetto ad hoc per te.

 

Consulenza

Coerentemente con il posizionamento dell’azienda verso l’esterno e verso l’interno e alle relative strategie, forniamo consulenza e supporto nella definizione di politiche, modelli e sistemi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane per garantire l’ottimizzazione e la gestione efficiente del capitale intellettuale.

Uno dei nostri “must” è quello di tradurre la complessità in modelli e sistemi che siano di facile gestione e che resistano ai continui cambiamenti del contesto.

Aree di intervento

  • Change management
  • Sistemi di gestione e sviluppo
  • Sistemi di governo delle competenze aziendali
  • Sistemi di valutazione

Change management

Progettiamo, realizziamo, monitoriamo il processo di cambiamento organizzativo e/o culturale sia nei suoi aspetti strutturali (microstruttura, sistemi di gestione, comunicazione) sia in quelli individuali (motivazione, abilitazione al ruolo, competenze) attraverso l’azione su:

  • strategie ed obiettivi
  • micro organizzazione
  • sistemi di gestione
  • professione e competenze
  • sistema sociale

Sistemi di gestione e sviluppo

Aiutiamo le aziende a:

  • Definire processi e strumenti per identificare e selezionare le risorse interne o esterne all'azienda
  • Individuare percorsi e piani di sviluppo professionale che delineano il bacino cui l’azienda può attingere per garantire un ottimale ed efficiente utilizzo delle risorse disponibili per la copertura dei ruoli target.
  • Disegnare piani di formazione per sviluppare specifiche competenze a valle dei fabbisogni emersi dalla valutazione e cataloghi formativi trasversali.
  • Definire programmi di total reward per consentire di  costruire con le persone un rapporto di lungo termine, indispensabile al successo dell’azienda.
 

Sistemi di governo delle competenze aziendali

Aiutiamo le aziende a definire le aree professionali, i ruoli e le competenze trasversali all'organizzazione, in modo da consentire un monitoraggio costante dei “mestieri” chiave dell’azienda e l’individuazione dei fabbisogni di aggiornamento ed evoluzione senza perdere la storicità.

Sistemi di valutazione

Definiamo sistemi che confrontano il divario tra ciò che è atteso dall'azienda e ciò che è posseduto dall'individuo:

  • valutazione annuale della performance: quanto una persona, ricoprendo la sua posizione, ha contribuito con i comportamenti attuati e con le attività svolte al raggiungimento dei risultati aziendali.
  • valutazione spot delle competenze e individuazione dei gap di know how individuali e dell’azienda.
  • valutazione periodica del potenziale per valutare il “surplus” di dotazione individuale rispetto al ruolo ricoperto.

Change management

Progettiamo, realizziamo, monitoriamo il processo di cambiamento organizzativo e/o culturale sia nei suoi aspetti strutturali (microstruttura, sistemi di gestione, comunicazione) sia in quelli individuali (motivazione, abilitazione al ruolo, competenze) attraverso l’azione su:

  • strategie ed obiettivi
  • micro organizzazione
  • sistemi di gestione
  • professione e competenze
  • sistema sociale

Sistemi di gestione e sviluppo

Aiutiamo le aziende a:

  • Definire processi e strumenti per identificare e selezionare le risorse interne o esterne all'azienda.
  • Individuare percorsi e piani di sviluppo professionale che delineano il bacino cui l’azienda può attingere per garantire un ottimale ed efficiente utilizzo delle risorse disponibili per la copertura dei ruoli target.
  • Disegnare piani di formazione per sviluppare specifiche competenze a valle dei fabbisogni emersi dalla valutazione e cataloghi formativi trasversali.
  • Definire programmi di total reward per consentire di  costruire con le persone un rapporto di lungo termine, indispensabile al successo dell’azienda.

Sistemi di governo delle competenze aziendali

Aiutiamo le aziende a definire le aree professionali, i ruoli e le competenze trasversali all'organizzazione, in modo da consentire un monitoraggio costante dei “mestieri” chiave dell’azienda e l’individuazione dei fabbisogni di aggiornamento ed evoluzione senza perdere la storicità.

Sistemi di valutazione

Definiamo sistemi che confrontano il divario tra ciò che è atteso dall’azienda e ciò che è posseduto dall’individuo:

  • valutazione annuale della performance: quanto una persona, ricoprendo la sua posizione, ha contribuito con i comportamenti attuati e con le attività svolte al raggiungimento dei risultati aziendali.
  • valutazione spot delle competenze e individuazione dei gap di know how individuali e dell’azienda.
  • valutazione periodica del potenziale per valutare il “surplus” di dotazione individuale rispetto al ruolo ricoperto.

Richiedi Informazioni

Telefonare al +393428005621 (Francesca Dei)

 Iscrizioni

Le iscrizioni si aprono il 30 Marzo 2017.
Con i primi 5 partecipanti si concordano insieme le date. Questo consente di andare incontro alle esigenze di genitori e ragazzi. Per iscriverti puoi utilizzare il modulo on line o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Coaching, Counseling o Mentoring?

Imparare mettendosi in discussione

Nella letteratura corrente si fa grande confusione tra questi metodi molto diversi tra di loro.
Supponiamo di essere di fronte ad una persona che, per strada, sta in sella ad una bicicletta, vuole pedalare ma non ci riesce. Può incontrare diverse tipologie di figure:

  • Il Formatore gli spiega il funzionamento, verifica che la bici sia a posto, dà suggerimenti sul metodo per pedalare meglio
  • Il Counselor lo sostiene, accoglie i suoi problemi, lo fa parlare, gli dà consigli
  • Il Coach chiederà dove vuole andare, chiederà che cosa lo attrae laggiù, cosa significa raggiungere quella meta. Verificherà se la bici è il mezzo più appropriato, che cos'altro serve per partire, ecc.
  • Il Mentor, molto esperto del mezzo, prende la bicicletta e gli dà una dimostrazione pratica di come si guida la bici.

COACHING

La nostra offerta di coaching va intesa come un’attività di sviluppo della persona centrata su aree di miglioramento condivise tra il coach, il coachee e il committente.
La nostra visione di coaching, coerentemente con l’approccio generale di Applied Management può sconfinare lievemente nel Counseling perché la nostra mission non è solo quella dello sviluppo ma anche quella di aiutare le persone a migliorare nella risoluzione dei loro problemi. Per questo il percorso di coaching è sempre affidato a un coach con grande esperienza aziendale maturata ai più alti livelli di management in aziende multinazionali.
In generale l’intervento si svolge con un’applicazione ciclica del metodo GROW di Sir John Withmore che si sviluppa nelle quattro fasi di:

  • Individuazione degli obiettivi (Goal)
  • Inquadramento dell’obiettivo nel contorno vissuto (Reality)
  • Definizione delle possibili azioni (Options/Opportunites)
  • Commitment e messa in opera (Will/What Next)

Normalmente proponiamo un percorso di 10 sessioni di 2 ore ciascuna a distanza di due o tre settimane una dall’altra. Il ciclo totale dura quindi tra gli 8 e i 12 mesi
Circa a metà del ciclo di coaching e al termine del ciclo completo si discute con il committente un report sull’andamento del percorso ed i risultati ottenuti.

MENTORSHIP

La costruiamo all’interno dell’azienda, dove curiamo la selezione dei Mentor e dei mentee secondo un processo strutturato. Ogni azienda ha degli esperti “sconosciuti” che, opportunamente formati al ruolo, possono essere degli ottimi Mentor

Testimonial

Imparare osservando

Talvolta il modo migliore per comprendere e metabolizzare comportamenti virtuosi in determinate situazioni è quello di vederli applicati in pratica da persone di successo o in aziende benchmark.
Negli ultimi anni è andato di moda coinvolgere personaggi o addirittura interi team di successo del mondo dello sport per testimoniare metaforicamente l’applicazione di determinati comportamenti.
Applied Management va al di là di questo e utilizza un approccio quasi unico:

  • si parte dall’individuazione dei problemi riscontrati nell’azienda cliente (ad esempio problemi di velocità di decisione, problemi di accountability, ecc.)
  • si cerca un’altra realtà in cui la soluzione di questi problemi costituisca un modo standard di lavorare e anzi sia un fattore distintivo di successo
  • si organizza una sessione di lavoro comune tra le due aziende e, sotto il coordinamento di Applied Management, si analizzano i comportamenti osservati e se ne pianifica la trasportabilità.

Il risultato è una sessione unica, spesso non ripetibile, che analizza i fattori di successo non attraverso la metafora bensì in un contesto di applicabilità immediata.

Teatro d'impresa

Imparare recitando

Il Teatro è un particolare metodo di Formazione Esperienziale che si usa quando si lavora su un livello più emotivo piuttosto che su quello cognitivo-comportamentale.

Il Teatro permette alle persone di lavorare con la mente, con il corpo e con le emozioni. Le Tecniche Teatrali insegnano a guardarsi dentro, a conoscersi e a riconoscersi, a liberare la propria immaginazione e creatività.

Il Teatro sdrammatizza la realtà, spezza le abitudini e favorisce la riflessione e la consapevolezza. Mostrando delle soluzioni, toglie le paure, rassicura e facilita la presa di coscienza.

Quali problemi risolvono le tecniche teatrali?

L’ansia del Public Speaking

Quando il problema delle persone non è solo apprendere tecniche ma gestire la loro emotività.

L’insicurezza nel Public Speaking genera meccanismi di difesa che innescano linguaggi non verbali inconsapevoli ma visibili (balbettii, rossori, postura chiusa, ecc.) e distraggono il pubblico dai contenuti.

La tecnica teatrale aiuta a sviluppare la propria specifica modalità di controllare l’emotività e di gestire il linguaggio non verbale. Si lavora sul respiro, sulla parola e sullo spazio.

Il Public Speaking è la stesura di un proprio copione, lo studio di verbale e non verbale, la rappresentazione davanti ad una platea, dove si può trovare il modo di vincere l’insicurezza, gestire l’emotività, potenziare la creatività giocando con le tecniche di respirazione, di improvvisazione e di racconto teatrale.

La difficoltà di esercitare la leadership

La leadership è un concetto astratto che assume significato solo quando sai rappresentare obiettivi e mobilitare le persone per realizzarli.

A partire dalle lettura di un breve testo da “mettere in scena” vengono individuate le figure “professionali” che concorrono alla realizzazione dello “spettacolo teatrale”, sperimentando sia il ruolo del regista che quello dei suoi collaboratori; vengono fatte la presentazioni della “vision”, della proposta scenografica e di costruzione dello spazio; vengono condotte le prove con gli attori; viene realizzata la messinscena.
Al termine della messinscena, le abilità espresse durante l’esperienza vengono applicate alla soluzione delle problematiche quotidiane e viene fornito un feedback individuale sui punti di forza e di debolezza personali nell’esercizio della leadership sia da parte del team che dei coach.

Solo il regista ha la visione d’insieme dell’intero spettacolo, che spesso si trova soltanto nella sua testa, mentre gli altri soggetti ne danno un’interpretazione parziale. Non è necessario che il regista sia in grado di impugnare un martello, ma è indispensabile che sappia relazionarsi con chi costruisce le scene, così come non è necessario che egli sappia fare il lavoro dei suoi collaboratori, ma che sappia coinvolgerli e finalizzare le loro prestazioni sulla sua idea.

 

La gestione dello stress

Il percorso prevede l’utilizzo delle tecniche del teatro forum per affrontare e gestire situazioni di stress in azienda.

Il Teatro Forum è un metodo che deriva dalla teoria e dalla pratica di Augusto Boal, regista, formatore e autore di saggi che consiste in uno spettacolo interattivo in cui attori professionisti rappresentano un conflitto / una situazione di difficoltà che crea stress, le cui soluzioni vengono trovate dai partecipanti al corso. Il punto di forza di questa tecnica risiede nell’incoraggiamento all’azione individuale e nella risoluzione creativa dei problemi.

Il docente è affiancato da due attori-formatori che inscenano situazioni e relazioni, suggerite dai partecipanti, che si possono verificare in ambito professionale e che provocano stress.

 

L’ansia del Public Speaking

Quando il problema delle persone non è solo apprendere tecniche ma gestire la loro emotività.

L’insicurezza nel Public Speaking genera meccanismi di difesa che innescano linguaggi non verbali inconsapevoli ma visibili (balbettii, rossori, postura chiusa, ecc.) e distraggono il pubblico dai contenuti.

La tecnica teatrale aiuta a sviluppare la propria specifica modalità di controllare l’emotività e di gestire il linguaggio non verbale. Si lavora sul respiro, sulla parola e sullo spazio.

Il Public Speaking è la stesura di un proprio copione, lo studio di verbale e non verbale, la rappresentazione davanti ad una platea, dove si può trovare il modo di vincere l’insicurezza, gestire l’emotività, potenziare la creatività giocando con le tecniche di respirazione, di improvvisazione e di racconto teatrale.

La difficoltà di esercitare la leadership

La leadership è un concetto astratto che assume significato solo quando sai rappresentare obiettivi e mobilitare le persone per realizzarli.

A partire dalle lettura di un breve testo da “mettere in scena” vengono individuate le figure “professionali” che concorrono alla realizzazione dello “spettacolo teatrale”, sperimentando sia il ruolo del regista che quello dei suoi collaboratori; vengono fatte la presentazioni della “vision”, della proposta scenografica e di costruzione dello spazio; vengono condotte le prove con gli attori; viene realizzata la messinscena.
Al termine della messinscena, le abilità espresse durante l’esperienza vengono applicate alla soluzione delle problematiche quotidiane e viene fornito un feedback individuale sui punti di forza e di debolezza personali nell’esercizio della leadership sia da parte del team che dei coach.

Solo il regista ha la visione d’insieme dell’intero spettacolo, che spesso si trova soltanto nella sua testa, mentre gli altri soggetti ne danno un’interpretazione parziale. Non è necessario che il regista sia in grado di impugnare un martello, ma è indispensabile che sappia relazionarsi con chi costruisce le scene, così come non è necessario che egli sappia fare il lavoro dei suoi collaboratori, ma che sappia coinvolgerli e finalizzare le loro prestazioni sulla sua idea.

La gestione dello stress

Il percorso prevede l’utilizzo delle tecniche del teatro forum per affrontare e gestire situazioni di stress in azienda.

Il Teatro Forum è un metodo che deriva dalla teoria e dalla pratica di Augusto Boal, regista, formatore e autore di saggi che consiste in uno spettacolo interattivo in cui attori professionisti rappresentano un conflitto / una situazione di difficoltà che crea stress, le cui soluzioni vengono trovate dai partecipanti al corso. Il punto di forza di questa tecnica risiede nell’incoraggiamento all’azione individuale e nella risoluzione creativa dei problemi.

Il docente è affiancato da due attori-formatori che inscenano situazioni e relazioni, suggerite dai partecipanti, che si possono verificare in ambito professionale e che provocano stress.

Formazione d'aula tradizionale

Imparare acquisendo metodi e strumenti

“Pacchetti formativi pre-confezionati, serial trainer con il pacco di slide uguale per tutti” sono elementi taboo nell’approccio d’aula di Applied Management.
Così come evitiamo l’”accanimento formativo”: poca aula e fatta bene!

L’aula deve avere l’obiettivo di attivare un cambiamento dei comportamenti e di colmare il divario tra quello che le persone fanno e come lo fanno e quello di cui l’azienda ha bisogno.

Una formazione d’aula “cucita” sui destinatari, dove la teoria, che ha sempre dei modelli di riferimento attuali e testati, viene costantemente rinforzata, integrata ed arricchita con attività pratiche e strumenti operativi che coinvolgono in prima persona gli stessi partecipanti:

  • esercitazioni costruite ad hoc sulla realtà organizzativa delle persone
  • momenti di discussione/condivisione e se necessario anche di contrasto costruttivo
  • filmati scelti e segmentati in modo che parlino alle persone e costituiscano un esempio
  • simulazioni per sperimentarsi sui temi relazionali
  • metafore, letture e test per fare autodiagnosi
  • case histories

Spesso si usano giochi tratti dal metodo della formazione esperienzale seguiti da debriefing strutturati che lascino strumenti.

Quando l’aula tradizionale non è solo un corso ma un percorso progettiamo e monitoriamo i miglioramenti attraverso prework e homework e talvolta conduciamo anche azioni di tutorship sui partecipanti.

Outdoor training

Imparare divertendosi

Montagna, bosco, mare, prato, roccia, neve, acqua, sabbia … gli elementi naturali diventano gli scenari della formazione, della trasformazione, dell’apprendimento.

Il contesto naturale garantisce coinvolgimento, cementa il gruppo attorno ad un’esperienza stimolante e potente.
Una progettatazione accurata trasforma l’emozione nell’apprendimento desiderato.

I percorsi formativi Outdoor di Applied Management sono studiati grazie alla compenetrazione di due specifiche competenze:
• da un lato la profonda conoscenza dell’azienda e delle sue dinamiche, che serve per leggere i bisogni e scoprire i comportamenti su cui intervenire
• dall’altro una grande conoscenza del metodo esperienziale, delle metodologie outdoor, della gestione di gruppi all’aperto, che serve a “tradurre” in attività esperienziali le dinamiche comportamentali bersaglio.

E così che si creano situazioni stimolanti e sicure, all’interno delle quali i partecipanti si mettono alla prova, esplorano le relazioni con gli altri, acquisiscono consapevolezza dei meccanismi che regolano il funzionamento di un team, scoprono cose di loro e degli altri che non avrebbero mai pensato, prendono forza e allo stesso tempo riflettono con positività su che cosa possono migliorare.

Alcuni esempi di attività:

  • Ropes adventure
  • Slack Line
  • Orienteering
  • Arrampicata
  • Canyoning
  • Kayak da mare
  • Snow Challenge
  • Igloo Building
  • GPS Challenge
  • Urban Exploring

Formazione esperienziale

Imparare giocando

In Applied Management abbiamo una profonda convinzione: apprendere attraverso l’esperienza e il gioco.
Spesso anche interventi di aula tradizionale usano la formazione esperienziale, altre volte essa è usata come metodo unico.
Nella formazione esperienziale, come del resto accade nella vita reale di tutti i giorni, l’acquisizione di consapevolezza dell’efficacia ed efficienza dei comportamenti, e il conseguente cambiamento negli stessi, sono il risultato di una “sperimentazione pratica”, all’interno di esperienze concrete.
E’ un processo di apprendimento che coinvolge la persona nella sua globalità, e la vede impegnata da un punto di vista intellettuale, emozionale, emotivo e fisico.

Nei nostri percorsi esperienziali i partecipanti giocano, dipingono, suonano, cucinano, costruiscono… si divertono, sono coinvolti, si mettono in gioco.
Al termine dell’esperienza la fase di riflessione e ricontestualizzazione interviene a “mettere a terra” gli apprendimenti emersi durante l’esperienza.
Il debriefing successivo a tutte le attività fa emergere ciò che di nuovo il gruppo ha sperimentato e scoperto; i modelli presentati consolidano l’apprendimento e danno struttura, aiutano ad interpretare alla luce di una nuova consapevolezza la relatà organizzativa nelle sue varie forme e dinamiche interne.

Alcuni esempi di attività:

  • Problem Solving e Initiatives Esperienziali
  • Cooking
  • Painting
  • Building The City
  • Paper Bridge
  • Lego Construction
  • Musica (Drum Storming)
  • Facilitation Techniques (Open Space, Circle)
  • World Cafè

I nostri esperti

FRANCESCA DEI

Si è laureata a Siena in Scienze Statistiche ed Economiche. Ha maturato la sua esperienza in aziende di grandi dimensioni (Vodafone Italia e Intesa Sistemi e Servizi) dove si è occupata, con diversi livelli di responsabilità, di sistemi di gestione e sviluppo e progetti di change management. Dal 2001 ha collaborato in modo stabile con importanti società di consulenza e formazione, per le quali ha gestito prevalentemente interventi di sviluppo e progetti di formazione nell'area della relazione e della comunicazione. Dal 2009 è Managing Partner di Applied Management di cui coordina gli aspetti di innovazione e costruzione del sistema d’offerta. È appassionata di letteratura, di teatro, di cucina, e soprattutto del mare, vissuto in tutte le sue forme. 

PINO SANNICOLO'

Si è laureato in Fisica a Milano e, dopo qualche anno di lavoro in azienda, ha conseguito un Master al MIT di Cambridge, Massachusetts. Ha maturato una lunga esperienza aziendale in posizioni di vertice, Direttore Centrale, Direttore Generale, Amministratore Delegato, in grandi multinazionali dei settori industriale, bancario e assicurativo. É quindi stato partner di importanti società di consulenza e formazione e, nel 2009 con Francesca Dei, ha fondato Applied Managernent di cui è Managing Partner. É specializzato in tutti i temi di management, incluso il Project Management, e nel coaching individuale. Eroga interventi in italiano e in inglese. Oltre alla passione per l’insegnamento, vive quella per la musica (suona il violino) per lo sci, il diving, la vela, e il volo.

ANNE SOPHIE ROUSSY

Di cultura internazionale, ha vissuto vari anni in Asia e Medio Oriente, si è laureata in Economia e Commercio con un Master universitario in Coaching aziendale.
Con esperienza in formazione, risorse umane e commerciale, organizza workshops in aziende e outdoors che facilitano l’approccio al cambiamento, il raggiungimento degli obiettivi, lo sviluppo personale, il miglioramenti delle relazioni, condividendo nozioni e approcci necessari per essere una persona o un manager più consapevole e motivato. Le tematiche svilupate sono: il change management, la comunicazione efficace, l’assertività, la gestione dei conflitti e dello stress, il raggiungimento degli obiettivi, lo sviluppo di carriera, la delega, la gestione del tempo, la motivazione e l’interculturalità. Inoltre nel mondo retail è forte di esperienze di sviluppi aziendali legati alle tecniche di vendite da un punto di vista comportamentale, analisi KPI e mystery shopping.

 GUIDO CREMONESI

Senior Trainer & Consultant - Formazione Manageriale / Experiential Learning
Esperto di Formazione Esperienziale / Outdoor Training, dal 1999 progetta e conduce percorsi formativi per gruppi aziendali studiando ad hoc contesti che ricalchino le dinamiche e le relazioni organizzative, favorendo lo sviluppo delle capacità di lavoro in team, gestione del cambiamento, comunicazione. Ha collaborato con importanti aziende italiane e multinazionali, oltre che con enti pubblici, università, scuole ed associazioni nella gestione di programmi formativi sulle tematiche di sviluppo personale e di team e di sviluppo delle competenze manageriali. La volontà di costante innovazione, accompagnata dalla curiosità e apertura verso le nuove frontiere e tendenze del metodo esperienziale l’hanno portato negli anni a creare una consolidata rete di relazioni anche all’estero: inserito nel network dell’EEE (Experiential Educators Europe) e NCCPS (National Challenge Course Practitioners Symposium - Colorado - USA), collabora stabilmente con Dr.Jim Cain (Teamwork & Teamplay USA) nell’organizzazione ed erogazione di Train the Trainers in Italia e all’estero. Collabora con Applied Management da sempre, occupandosi di inserire in progetti di formazione manageriale metodi innovativi per la formazione e la facilitazione dell’apprendimento.

GIAN LUCA FERRAROTTI

In ambito educativo si specializza nella progettazione ed erogazione di percorsi formativi e laboratori sperimentali. Dal 2000 si occupa di formazione esperienziale come particolare forma di apprendimento degli adulti nella realtà aziendale. Progetta e conduce percorsi formativi di experiential learning, studiando ad hoc contesti che ricalchino le dinamiche aziendali e le relazioni organizzative, favorendo lo sviluppo delle capacità di progettazione e gestione del cambiamento, nel singolo e nei team.

 AMEDEO ROMEO

Organizzatore teatrale, regista, scrittore e traduttore.
Diplomato all’ Accademia dei Filodrammatici e laureato in Scienze Economiche, alterna l’attività teatrale come regista, attore ed organizzatore  con quella di formatore manageriale, scrittore e traduttore per numerose case editrici, tra cui Rizzoli, Piemme, Feltrinelli, Mondadori. Dal gennaio del 2015 è direttore del Teatro della Tosse di Genova, dal quale è stato incaricato di programmare l’attività per il triennio 2015-2017. La collaborazione artistica con il Teatro della Tosse è iniziata nel 1999, prima come attore, poi, per sette anni come regista assistente per le regie di Tonino Conte, infine come autore e regista, insieme ad Emanuele Conte, degli spettacoli di teatro fuori dal teatro.Da oltre dieci anni porta la propria esperienza di palcoscenico in ambito aziendale, come formatore manageriale ed organizzatore di eventi tra gli altri per Apple Italia, Vodafone, BNP Paribas, Cerved spa, Gruppo Zurch, Expert e SDA Bocconi.

VALENTINA RHO

valentina rhoBilingue italiano/inglese. Si laurea in Comunicazione Audiovisiva, si specializza in grafica pubblicitaria e prosegue con un master in Marketing per poi diplomarsi all’Accademia del Teatro Arsenale. Alterna la sua carriera di attrice professionista in Italia e all’estero con la docenza di English Theatre presso teatri milanesi e la progettazione e conduzione di corsi di formazione aziendale e teatrale. Tiene seminari ed interventi formativi (in italiano e inglese) presso multinazionali italiane e straniere con questi obiettivi: sviluppare l’efficacia della comunicazione interpersonale e interculturale, aumentare la produttività e la creatività, team building, business english, public speaking. È appassionata di design, arte e cinema. 

 

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