ll claim di una importante azienda per la quale abbiamo lavorato era “Persone in grado di cambiare il mondo”. Era una start up e non selezionava solo conoscenze ma soprattutto comportamenti, approcci e talenti che in qualche modo potessero essere utilizzati in quell'azienda.
Una citazione come esempio:
“Come da militare, dove se sei un imbianchino ti ritrovi in cucina e se sei un cuoco guidi un carrarmato, anche qui tutti fanno cose diverse da quelle che in realtà sanno fare (…). Da quel lunedì, anche per me è stato così. La chiamano “job rotation”, ma in fondo…anche Luciano De Crescenzo era un impiegato dell’IBM.” (Tratto da “Storie di Omnitel”, Baldini e Castoldi, pag. 137)
Da quell’esperienza si è formata la convinzione del significato di “SVILUPPO”: lo sviluppo di comportamenti a partire da quello che “ognuno è” e da “dove ognuno vuole andare”.
Come si sviluppano le persone?
I primis generando in loro la consapevolezza di ciò che sono e di ciò che sanno per capire su cosa lavorare per avere successo nel contesto in cui vivono.
Poi ci occupiamo dello sviluppo dei comportamenti. Operiamo prevalentemente in quattro macro ambiti:
- Le relazioni (interne e esterne)
- La gestione dei beni finiti (tempo e denaro)
- La motivazione personale
- La gestione delle persone
Spesso i bisogni delle persone sono omogenei per Comunità di appartenenza (apprendisti, management, mamme lavoratrici, over 55, stranieri ecc.).
Recentemente abbiamo aggiunto alle nostre aree di intervento la facilitazione esperienziale ad argomenti tecnico-normativi come la Sicurezza.
Una convinzione di fondo ci accompagna sempre: lo sviluppo dei comportamenti non si ottiene solo in aula. L’aula serve come punto di partenza e come momento conclusivo. Ma è la sperimentazione giorno per giorno che consente lo sviluppo dei comportamenti. Noi sappiamo accompagnarla con processi e metodi diversi a seconda dell’ambito e del contesto.